la Forma Condizionale (Parte II)
Cos'è la Forma Condizionale
Il giapponese ha diverse forme condizionali, che sono utilizzate per esprimere condizioni o ipotesi caratterizzate da diversi livelli di di probabilità, certezza, soggettività e tipo di condizioni. Contrariamente all’italiano, non sono solo i verbi a poter essere coniugati in forma ipotetica e infatti, anche aggettivi e sostantivi hanno varie forme condizionali. A grandi linee è possibile identificare quattro principali forme condizionali:
Forma ~と: è utilizzata per esprimere situazioni che sono sempre vere o che portano a conseguenze inevitabili. Questa forma è usata per indicare verità generali o fatti scientifici, dove la condizione è invariabilmente seguita dalla conseguenza: al verificarsi della condizione o ipotesi, necessariamente si verifica anche la conseguenza.
Forma ~ば: utilizzata per esprimere condizioni che sono viste come probabili o realistiche, con una conseguenza logica. Questa forma implica una relazione di causa-effetto chiara e si usa quando la condizione è considerata raggiungibile o probabile. Il verificarsi dell’ipotesi probabilmente o logicamente conduce al verificarsi della conseguenza. 〜ば inoltre è un pò più formale di altre forme condizionali e tendenzialmente viene più usato nella lingua scritta.
Forma ~たら: viene utilizzata per esprimere condizioni più ipotetiche o speculative rispetto alla forma ~ば. È adatta per parlare di eventi futuri che non sono sicuri o in cui i risultati che dipendono da una situazione precedente che potrebbe verificarsi o non verificarsi indipendentemente da azioni volontarie. In questo senso, non c’è una vera e propria relazione causa-effetto. Il verificarsi dell’ipotesi non implica logicamente il verificarsi della conseguenza.
Forma ~なら: è utilizzata per esprimere condizioni basate su supposizioni o per dare consigli. È utile quando si basa una condizione su una situazione specifica o su una supposizione, e si vuole offrire una raccomandazione o un’opinione. Questa forma è meno rigida rispetto a ~ば e ~と e più aperta alle interpretazioni e al contesto specifico.
Nella Parte I di questo articolo, abbiamo parlato della forma in ~と. Di seguito invece ci concentriamo sulla forma in ~ば, usata con verbi, nomi e aggettivi per esprimere condizioni generali caratterizzate da una relazione logica di causa-effetto.
Forma Condizionale ~ば
- la coniugazione dei verbi 一段 si forma aggiungendo ~れば alla radice del verbo;
- la coniugazione dei verbi 五段 si forma accostando alla radice la quinta base del verbo (ovvero con la sillaba terminante in ~え) e si aggiunge la desinenza ~ば;
- la coniugazione dei verbi irregolari する e 来る è, rispettivamente, すれば e 来れば;
- Per gli aggettivi ~い , si rimuove ~い alla fine dell’aggettivo e si aggiunge ~ければ. Unica particolarità è l’aggettivo いい, la cui forma condizionale è よければ;
- Per gli aggettivi ~な, si omette il ~な alla fine dell’aggettivo e si aggiunge ~なら o ~ならば. Delle due, ~なら è la più comune, mentre la versione originale ~ならば, è gradualmente andata in disuso. Oltre a queste due forme, c’è n’è una terza, più rara e formale, che fa ~であれば。Questa forma derivanti da verbo である , una forma più letteraria di です;
- Per i sostantivi, la regola è la stessa degli aggettivi in ~な, ovvero si aggiunge ~なら o, più raramente, ~ならば dopo il sostantivo.
- Per gli aggettivi ~い , si rimuove ~い alla fine della forma negativa presente dell’aggettivo e si aggiunge ~ければ.
- Per gli aggettivi ~な, si accosta all’aggettivo senza il ~な alla forma condizionale negativa di です, ovvero では/じゃ なければ。
- Per i sostantivi vale la stessa regola degli aggettivi ~な, dove です al negativo diventa では/じゃ なければ。
Usi e contesti di applicazione
La forma condizionale/ipotetica in ~ば viene impiegata, come già citato, per esprimere una condizione, che se soddisfatta, porterà, con un’alta probabilità ad una conseguenza logicamente plausibile dalla premessa. Di seguito sono elencati i principali contesti di applicazione:
Per esprimere verità generalmente accettate come universalmente valide da tutti o, per lo meno, dal parlante. In questo senso viene utilizzato per intendere che, date certe premesse, sicuramente il risultato si verifica. Non a caso, la forma condizionale in 〜ば si ritrova spesso nei proverbi. Poiché le verità universalmente valide sono sempre tali, per dare questa sfumatura, il verbo della frase principale è sempre al presente / futuro, mai al passato (vedi frase esempio 01, 02 o 03).
Per situazioni in cui la conseguenza dipende direttamente dalla condizione espressa (vedi frasi esempio 04 e 05), ovvero per indicare che una certa condizione è necessaria per produrre un determinato effetto o affinché il risultato enunciata si realizzi. Risponde alla domanda: quale condizione dovrebbe verificarsi o avrebbe dovuto verificarsi per raggiungere un certo risultato? In questo caso, la traduzione italiana più vicina in questo caso è “a patto che...”, “a condizione che…“.
Per azioni abituali o ripetitive che accadono al verificarsi di certe condizioni. In questo caso, la prima clausola indica la condizione necessaria che, quando si presenta, porta abitualmente alla conclusione attesa. Quando è usato in questa accezione, è spesso accompagnato da parole comeいつも, よく, 絶対,e 必ず, per evidenziare l’aspetto di certezza o frequenza. Quando usata in questa accezione, può essere usata sia al presente/futuro che al passato, per descrivere azioni o stati condizionali abituali nel passato, che però adesso non si verificano più (vedi frasi esempio 06 o 07).
Per fare ipotesi probabili su eventi futuri, a patto che la relazione condizione-risultato sia logicamente solida (vedi frase esempio 08). Quando si vuole indicare che qualcosa probabilmente avverrà se una certa condizione sarà vera. In questa accezione, per evidenziare l’aspetto di incertezza del verificarsi della condizione ma anche della conseguenza, si usano termini come もし, だろう, でしょう, に違いない, はずだ and かもしれない nella frase condizionale o nella frase principale.
Per parlare di situazioni ipotetiche immaginarie o alternative a quelle attuali ma comunque realistiche. In altre parole, si può usare per immaginare cosa accadrebbe in circostanze diverse presenti o passate. In questa accezione, è abbastanza comune aggiungere la locuzione のに alla fine della frase, che si traduce in italiano con “se solo…”. Questo rinforza la sfumatura che questa realtà non si è verificata ma che si sarebbe verificata sicuramente se solo la condizione iniziale fosse stata soddisfatta. Notare che のに si mette alla fine della conseguenza risultante, non della condizione (vedi frase esempio 09).
Per esprimere la decisione presa da chi parla una volta che questi ha recepito il discorso o la situazione precedentemente espressa dall’interlocutore (Frase esempio 10).
Ci sono poi delle costruzioni idiomatiche che fanno uso della forma ~ば. Le più diffuse sono elencate di seguito:
- ~ば、いいです(か)/ でしょうか? Questa costruzione si usa per chiedere un consiglio sul miglior corso di azione da intraprendere date certe premesse (Frase esempio 11).
- ~ば、いいんです Formula usata per offrire una soluzione ad un problema. Traducibile come “…, questa è la cosa migliore“, “quello che sarebbe bene fare è….” (Frase esempio 12).
- ~ば, Verbo in forma potenziale. Costruzione indica che, limitatamente a un certo argomento o situazione, una certa azione o stato è possibile. Traducibile come “se si tratta di…“. (Frase esempio 13).
frasi esempio
Se/quando premi il pulsante, esce il biglietto.
Se hai i soldi, puoi fare qualsiasi cosa.
Se è bel tempo, si vede l’isola dall’altra parte.
Se studi, supererai l’esame.
Se è conveniente, lo compro.
Se il tempo è buono, spesso esco a fare una corsa.
Quando ero uno studente delle superiori, se avevo tempo libero, andavo (sempre) a divertirmi con i miei amici.
Se dovesse piovere (sottointeso: cosa di cui non sono certo), è probabile che l’escursione verrà cancellata.
Se solo fossi venuto in bicicletta, sarei sicuramente arrivato in tempo.
B: 無理なら金曜日までに出してもいいです.
A: Il report deve essere consegnato entro domani?
B: Se non riesci, va bene anche consegnarlo entro Venerdì.
Quando sarebbe meglio restituire questo libro? (Lett. Se si tratta di quando restituire questo libro, cosa è meglio?)
La cosa migliore sarebbe andare al box della polizia (Lett. Se vai al box della polizia, è quello che sarebbe bene fare.).
Se si tratta di hiragana, sono in grado di scriverlo.
Quando non usare la forma ~ば
Quando il soggetto della frase condizionale è lo stesso della frase principale, se la frase condizionale contiene un verbo di azione, ovvero un verbo che implica qualche tipo di azione da parte del parlante (食べる、飲む、走る、 行く、 見る ecc.), principale non può esprimere desiderio, giudizio, richiesta, invito, permesso, proibizione etc. In questi casi si usa piuttosto ~たら.
- Errato: 東京に行けば、東京スカイツリーを見たいです。 (Se vado a Tokyo voglio vedere Tokyo Skytree).
- Corretto: 東京に行ったら、東京スカイツリーを見たいです。
Spiegazione: poiché la principale e la subordinata condividono lo stesso soggetto e il verbo della condizionale è un verbo d’azione (行く), la frase principale non può esprimere la volontà del parlante (見たい).
Questa regola non si applica nel caso in cui la condizionale esprima uno stato (ある, いる e verbi potenziali come できる、見える) o sia una frase aggettivale o nominale, e nel caso in cui il soggetto dei due periodi sia diverso.
- Corretto: 東京スカイツリーに行けば、6時の電車に乗れる。 (Se vai a Tokyo Skytree, puoi prendere il treno delle 6).
Spiegazione: qui va bene usare ~ば, perchè il verbo della principale è un verbo potenziale.
- Corretto: 危なければ、電気をつけてください。(Se è pericoloso, stai attento per favore)
- Corretto: 暇なら、手伝ってください。(Se sei libero, dammi una mano per favore)
Spiegazione: 危ない e 暇 sono due aggettivi è non verbi di azione, per cui nonostante la concordanza dei soggetti, la frase è corretta.
- Corretto: 父がいいと言えば、犬を飼いたいです。(Se mio padre acconsente, vorrei tenere un cane)
Spiegazione: Qui va bene usare un verbo d’azione come condizione e la forma volitiva nella principale perché i soggetti sono diversi.
Quando si immaginano scenari alternativi in cui la condizione è altamente ipotetica, improbabile o impossibile. In questo caso, è più appropriato usare ~なら.
- Errato: 私が鳥とりになれば、空そらを飛とべる。
- Corretto: 私が鳥なら、空を飛べる。
Quando la condizione esprime un’inevitabilità oggettiva. Anche se usare ~ば In questo caso non è grammaticalmente sbagliato, si preferisce usare ~と.
- Errato: 右みぎに曲まがらば、銀行ぎんこうが見えます。
- Corretto: 右に曲がると銀行が見えます。