La forma progressiva del verbo
Cos'è la Forma Progressiva
La forma progressiva o continuativa del verbo o 進行形, è una struttura verbale che indica azioni che sono in corso nel momento in cui si parla o stati che si protraggono, che hanno una qualità di continuità o durata nel tempo o che si ripetono nel tempo. La forma progressiva è cruciale per comunicare abitudini, azioni che si ripetono nel tempo e talvolta esperienze passate con rilevanza presente.
Può anche indicare la continuazione di uno stato che segue un’azione. Questo uso è particolarmente comune con verbi che denotano un cambiamento di stato o una transizione. In questi casi, la forma progressiva non descrive l’azione stessa mentre sta accadendo, ma piuttosto lo stato persistente che risulta dall’azione completata.
Come funziona
する (fare) diventa している (star facendo).
Nel linguaggio parlato giapponese, specie in situazioni informali, la forma ~ている spesso viene contratta per rendere il discorso più fluido e naturale e diventa ~ている. Ad esempio, 食べている diventa 食べてる, 見ている diventa 見てる e così via.
Usi e contesti di applicazione
La forma progressiva del verbo è una costruzione grammaticale molto versatile, ed è pertanto utilizzata per esprimere una varietà di concetti che spaziano dalle azioni in corso, agli stati duraturi, dalle abitudini alle esperienze passate. In particolare:
Azioni in corso: per descrivere azioni che stanno accadendo nel momento in cui si parla, simile al presente progressivo in italiano. Questo uso si applica soprattutto ai verbi che implicano un’azione (frase esempio 1).
Stato duraturo: Quando applicata a verbi che indicano uno stato piuttosto che un’azione, la forma progressiva esprime che lo stato in questione continua per un certo periodo o è permanente. Questo uso riflette uno stato risultante da un’azione passata che persiste nel tempo presente. Per esempio, nel caso del verbo 結婚する (sposarsi), la forma progressiva 結婚している non descrive il rito del matrimonio, ma piuttosto lo stato duraturo di essere sposato (frase esempio 2).
Azioni ripetute o abitudinarie: per indicare azioni che si verificano su base regolare o abitudinaria. Questo uso tende ad essere meno comune e dipende dal contesto specifico. Per rendere questa sfumatura linguistica esplicito, spesso il verbo si accompagna ad indicazioni temporali come 毎日 (ogni giorno), 毎週 (ogni settimana), いつも (sempre), ecc. (frase esempio 3).
Stati risultanti: Quando viene utilizzata con verbi che esprimono un cambiamento di stato, la forma progressiva può descrivere uno stato successivo all’azione o risultante dall’azione, piuttosto che l’azione stessa in corso (frasi esempio 4 e 5).
Esperienza Passata con Rilevanza Presente: per parlare di azioni compiute nel passato o per di esperienze passate che hanno una qualche forma di rilevanza o impatto nel presente. Questo uso implica una certa permanenza dell’effetto dell’azione passata sulla situazione attuale o sull’identità del soggetto (frase esempio 6)
frasi esempio
Sto leggendo un libro.
Vivo in Giappone.
Faccio jogging ogni mattina.
Sono andato (e ancora mi trovo) in Giappone.
La porta è chiusa (e rimane in quello stato tuttora).
Sono stato in Giappone (ho già fatto l’esperienza di essere stato in Giappone).
Approfondimento sugli stati risultanti
Un uso particolare della forma progressiva è quello che esprime il risultato di un’azione. In questo caso il focus non è sull’azione stessa mentre si svolge, ma sullo stato risultante che permane dopo il completamento dell’azione. Questo uso è particolarmente comune con alcune categorie di verbi.
- Verbi che implicano un cambiamento di stato o una transizione, come nel caso del verbo 壊れる (rompersi) o del verbo 死ぬ (morire). Infatti, 壊れている è traducibile come “è rotto”, ovvero con un enfasi sullo stato dell’oggetto dopo che si è verificata l’azione di rompersi. Un altro esempio è il verbo 知る (“scoprire che…”, “apprendere…”) che, nella forma di durata 知っている, assume il significato di “sapere”, ovvero di essere in uno stato di conoscenza risultante dall’azione di apprendere (frasi esempio 01, 02 e 03).
- Verbi che esprimono azioni istantanee, ovvero che esprimono una transizione che si completa in un singolo momento, come 開く (aprire), 閉じる (chiudere). In questo senso, per esempio, la forma progressiva 開いている non significa “stare aprendo“, ma piuttosto “è aperto” o “rimane aperto“, indicando che l’azione di aprire è stata completata e la porta/finestra è attualmente in uno stato aperto (frase esempio 04).
- Verbi di movimento, che quindi implicano un cambiamento di posizione o stato, come 行く (andare), 来る (venire) o 着く(arrivare). In questo caso, ad esempio, la forma 行っている, anche se potrebbe sembrare che significhi “sta andando“, significa invece “è andato e si trova lì ora” (frasi esempio 05 e 06).
frasi esempio
Il computer è rotto.
Quella pianta è morta.
So il suo segreto.
La porta è aperta.
Lui è andato a scuola (e si trova lì ora).
Gli amici sono venuti (e sono qui ora).
Quando non si usa la forma progressiva
Ci sono alcune situazioni in cui la forma progressiva non viene usata, ovvero:
Per stati Permanenti: quando si descrivono caratteristiche che non cambiano nel tempo, si preferisce usare il presente semplice.
- Errato: 彼は医者でいる。
- Corretto: 彼は医者です。
Con verbi di percezione sensoriale e mentale: quando si esprimono percezioni sensoriali o processi mentali spesso non utilizzano la forma progressiva per indicare un’azione in corso, poiché l’azione di percepire o pensare è implicitamente continua.
- Errato: 彼が好きでいる。
- Corretto: 彼が好きです。