Comparativi e superlativi

Come funzionano i comparativi e i superlativi Giapponesi

In giapponese, il concetto di comparativo e superlativo viene espresso in modo diverso rispetto alle lingue europee, come l’italiano. Non ci sono suffissi specifici (come “-issimo” in italiano) per formare i comparativi o superlativi. Piuttosto, si utilizzano delle particelle e delle strutture grammaticali che indicano il confronto o l’intensità tra due o più elementi, e che aiutano a creare l’idea di “più”, “meno” o “il più”.

Anche se non ci sono forme grammaticali specifiche per ciascuno di essi, i comparativi e i superlativi si possono suddividere in alcune categorie principali.

  • Comparativo di maggioranza: Per dire che una cosa è “più” di un’altra, la struttura è semplice: si mette il tema della frase marcato da , seguito dal termine di paragone marcato da より, e infine l’aggettivo o la frase aggettivale (aggettivo + です). Sta a significare che il tema della frase, rispetto al termine di paragone, possiede una certa qualità.
  • Comparativo di Minoranza:  In giapponese non esiste una vera differenza tra il comparativo di maggioranza o di minoranza. Pertanto, per esprimere che una cosa è “meno” di un’altra, si usa la stessa struttura fraseologica del comparativo di maggioranza: il tema della frase seguito da , il termine di paragone seguito da より, e infine l’aggettivo o la frase aggettivale in forma negativa.  Sta a significare che il tema della frase, rispetto al termine di paragone, non possiede una certa qualità.
  • Comparativo di uguaglianza: Il comparativo di uguaglianza serve per indicare che due elementi hanno la stessa qualità o quantità. Questo tipo di comparativo si costruisce con 同じくらい, che significa “quanto” o “lo stesso livello di“.

Usi e contesti di applicazione

Verbi 一段
Verbi
来る e する
Aggettivi  ~い
Aggettivi  ~な
Sostantivi
Ad esempio, 食べる (mangiare) diventa 食べれば (se mangi/se mangerai) in forma condizionale affermativa e 食べなければ (se non mangi/se non mangerai) in forma condizionale negativa.
Ad esempio 話す (parlare) diventa 話せば (se parli / se parlerai) in forma condizionale affermativa e 話さなければ (se non parli/se non parlerai) in forma condizionale negativa.
来る (venire) e する (fare) diventano すれば (se faccio / se farò) e 来れば  (se vengo / se verrò) in forma condizionale affermativa e  しなければ (se non faccio/se non farò) 来なければ  (se non vengo / se non verrò) in forma condizionale negativa.
Ad esempio, 高い (alto / costoso) diventa 高ければ (se è alto /se è costoso) in forma condizionale affermativa e 高くなければ  (se non è alto /se non è costoso) in forma condizionale negativa.
Ad esempio 静か(な) (tranquillo), diventa  静かならば静かなら (se è tranquillo) in forma condizionale affermativa e  静か では/じゃ なければ (se non è tranquillo) in forma condizionale negativa.
Ad esempio 学生 (studente), diventa 学生ならば 学生なら (se sei uno studente) in forma condizionale affermativa.

Usi e contesti di applicazione

La forma condizionale/ipotetica in ~ば viene impiegata, come già citato, per esprimere una condizione.

frasi esempio

ボタンを せばキップがます。

Se/quando premi il pulsante, esce il biglietto.

かねがあればなんでもできる。

Se hai i soldi, puoi fare qualsiasi cosa.

Se è bel tempo, si vede l’isola dall’altra parte.

勉強べんきょうすれば、試験しけん合格ごうかくします

Se studi, supererai l’esame.

この本はいつかえせばいいですか?

Quando sarebbe meglio restituire questo libro? (Lett. Se si tratta di quando restituire questo libro, cosa è meglio?)

Quando non usare la forma ~ながら

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